comunale”.
La Giordano s.r.l. aveva ragione a sollevare
riserve in merito all’inizio dei lavori. La documentazione progettuale era
incompleta (mancava l’autorizzazione del Genio Civile e bolli vari) ed una
volta che gli è stato revocato l’appalto è stata costretta a rivolgersi al TAR.
A Sassano, invece, erano sicuri di vincere, visti i
precedenti (almeno così assicuravano all’UTC), ma l’amministrazione non è stata
nemmeno capace di dimostrare che gli elaborati progettuali corrispondessero
alle previsioni normative (verifica, validazione ecc.). Soprattutto il comune
non pare aver agito per tutelare l’interesse pubblico invocato per revocare
l’appalto e “il Collegio ha dubitato della sussistenza di un pubblico interesse
ispirato a canoni di logica, proporzionalità ed economicità dell’azione
amministrativa …”.
Come regalo di “fine mandato” alla collettività,
quello fatto dalla “Pellegrino & Company” con la costruzione del secondo
lotto dell’Ecomostro per farlo diventare un eco mostriciattolo, non è niente
male. Alla fine, oltre al costo dell’opera, saranno fatti gravare sulle famiglie
sassanesi anche i “maggiori costi” (oltre 130mila €) più spese e penali varie…
Visti i tempi le famiglie faranno sicuri salti di gioia!!!
Come giudicare l’operato di un’amministrazione
così? In sostanza il Tribunale Amministrativo li ha ritenuti “incapaci” di
agire in funzione dell’interesse della collettività, autori di una decisione
illogica, non equilibrata, dannosa dal punto di vista economico.
“ … La ditta in questione - scrive il Tar - ha
rappresentato, con la nota del 3 febbraio 2014, che “alla data odierna non si è
proceduto all’ottenimento del Provvedimento Autorizzativo in zona sismica da
parte del Genio Civile … per cui la carenza della documentazione … integra una
legittima causa di giustificazione del comportamento dell’impresa… l’Amministrazione
comunale adduce una pretesa completezza degli elaborati progettuali in sede di
gara, ma tale affermazione resta indimostrata atteso che non viene fornita
prova al Collegio della piena rispondenza di tutti gli elaborati progettuali
alle previsioni normative … (verifica)… (validazione) … (Disposizioni
preliminari per gli appalti e le concessioni di lavori pubblici)… Deve
ritenersi dubbia proprio la consistenza e la dignità dell'interesse pubblico
che s’invoca a sostegno della revoca. Invero, anche l’ulteriore argomentazione
addotta dall’Amministrazione a sostegno delle proprie scelte e segnatamente il
maggior costo da sopportare per affidare le opere ad altro operatore economico
(pari a 133.096,00), induce il Collegio a dubitare della sussistenza di un
pubblico interesse ispirato a canoni di logica, proporzionalità ed economicità
dell’azione amministrativa … deve ritenersi che la scelta operata
dall’Amministrazione comunale con i provvedimenti impugnati non possa ritenersi
presidiata da un’efficace valutazione dell’interesse pubblico che, al
contrario, imponeva una ragionevole composizione delle questioni sollevate
dalla ditta appaltatrice in ordine all’esecuzione delle opere, peraltro non
assistite dalla certificazione sismica (conseguita soltanto in data
8.10.2014…).
Eppure quando la giunta Pellegrino approvò la
delibera di incarico all’UTC per la redazione del nuovo progetto e ”… di un suo
adeguamento alle nuove norme tecniche … al fine di adeguare l’intervento alla
sopravvenuta normativa…”, qualcuno provò a porre qualche domanda: “…parlando
esplicitamente di adeguamento alla normativa cosa vuol insinuare, che sino ad
ora la stessa non è stata rispettata? Che l’inquietante manufatto è stato
costruito al di fuori degli standard di sicurezza e con materiali oggi non più
ritenuti adeguati? Che la valutazione della “pericolosità sismica” non rientra
nell’ambito dei parametri individuati dalla normativa?...”. Pellegrino o non
rispondeva o, pare, considerasse le critiche al suo operato come “basse
speculazioni politiche”, attacchi diffamatori ecc.
Il Tar (forse al servizio di qualche diffamatore
complottante) giudicando il materiale messo a disposizione dall’intelligentia
tecnica al soldo del comune di Sassano afferma : ”…non viene fornita prova al
Collegio della piena rispondenza di tutti gli elaborati progettuali alle
previsioni normative”. E meno male che volevano adeguarlo!!!